Bruno Giorgini: Elezioni francesi. Aiuto tornano i comunisti!

FONTE INCHIESTAONLINE

Au secours, les communistes reviennent !

Alors que Mélenchon concentre les attaques depuis sa percée dans les sondages, la peur du rouge fait toujours recette en campagne, écrit Yves Bordenave, journaliste au service politique du « Monde », dans sa chronique.

 

E’ un titolo rubato a Le Monde del 14 aprile, semironico ma non del tutto, di un pezzo che con altri riempie due pagine con vicende e gesta di Mélenchon, leader del Front de Gauche e candidato dell’estrema sinistra o sinistra radicale che dir si voglia [vedi in alto foto di Mélanchon e titolo di  “Le Monde” del 14 aprile]. Queste due pagine, dedicategli dal prestigioso giornale francese, costituiscono una investitura che va oltre i pur lusinghieri risultati dei sondaggi. E’ la prima volta nella storia della V Repubblica che un esponente a sinistra del PS (Partito Socialista) potrebbe arrivare al ballottaggio. E per di più, se accadesse contro Marine Le Pen, Mélenchon vincerebbe alla grande (60% a 40%) , e con la stessa percentuale batterebbe Fillon, perdendo invece se il ballottaggio fosse con Macron (45% a 55%). Tra i giornali quelli di destra strepitano assai e il capostipite Le Figarò quasi cita la famosa frase del Manifesto di Marx e Engels che recita: Uno spettro s’aggira per l’Europa –lo spettro del comunismo. Al posto dell’Europa mettiamoci Parigi e il gioco è fatto.

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Franco Di Giangirolamo: L’isola sul fiume

Era la fine di Maggio quando salivo sullo strano ponte (appresi piu´tardi che era opera dei prigionieri della prima guerra mondiale) che collegava Treptow Park con l`isoletta dove avrei vissuto con mia moglie per un anno e mezzo. La fermata del bus, davanti alla sede del Comune mi aveva offerto una prima sorpresa: diversi cartelli indicavano i nomi e le relative distanze kilometriche dei paesi e citta´gemellate e, in caratteri blu, scorsi la scritta „ Albinea“ (prov. di Reggio Emilia). Lo presi per un segno benaugurante, come dire: gira gira sei sempre a casa.

Ormai avevo alle spalle gran parte della mia vita: attivita´ pubblica, quasi tutta la rete familiare, gli amici; insomma, si potrebbe dire tutto, tranne la pensione, la valigia che mi trascinavo appresso e mia moglie che mi attendeva. Di segnali beneauguranti ne avevo proprio bisogno ed ero disposto anche ad inventarmeli.

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Eolico offshore: Germania punta decisa sull’energia del vento

fonte  GREENSTYLE   che ringraziamo

di Cristiano Ghidotti

 

Arriva dalla Germania una notizia importante nell’ottica di sviluppo delle soluzioni relative all’eolico offshore: l’ente Bundesnetzagentur ha pubblicato l’esito della gara indetta dal governo tedesco e finalizzata alla realizzazione di nuovi impianti nel Mare del Nord. Quattro i progetti che ne sono usciti vincitori, per una potenza totale pari a 1.490 MW e con un costo   medio dell’energia previsto in soli 0,04 euro/kWh, di gran lunga inferiore alle aspettative.
Due dei progetti fanno capo a DONG Energy: si chiamano OWP West e Borkum Riffgrund West 2 ed entrambi produrranno 240 MW. Un terzo è costituito da una centrale da 900 MW a cura di EnBW. Questi non richiederanno l’erogazione di alcun incentivo. Discorso differente, invece, per il quarto impianto: Gode Wind 3, sempre di DONG Energy, al quale invece verrà riconosciuto un sussidio quantificato in 0,06 euro/kWh.

Gli operatori hanno scelto di avanzare proposte non incentivate grazie a una serie di fattori favorevoli: in primis l’esclusione dei costi di connessione alla rete di distribuzione elettrica, che andrà a ricadere sulle bollette delle utenze, poi il termine fissato per le operazioni di costruzione fissato con un ampio margine, al 2024.

Tutti i dettagli degli investimenti dovranno invece essere stabiliti e comunicati entro il 2021: le due aziende avranno dunque tempo altri quattro anni per beneficiare delle continue innovazioni tecnologiche, in particolare quelle legate al grado di efficienza delle turbine. Gli impianti saranno poi operativi per un periodo previsto di 25-30 anni e sfrutteranno venti che in quota soffieranno a una velocità di oltre 10 m/s.

In altre parole, secondo DONG Energy e EnBW, assicurarsi oggi le aste significa poter far fruttare al meglio gli investimenti nel prossimo periodo, complice una progressiva riduzione delle spese legate all’installazione e alla manutenzione delle turbine. Questo dovrebbe favorire, in prospettiva, il processo di transizione della Germania verso l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, contribuendo così all’abbandono del carbone.