Progetto Périclès: il documento che dice tutto sul progetto di Pierre-Édouard Stérin per insediare la RN al potere

Fonte: Humanite.fr che ringraziamo

Scritto nello stile di un piano aziendale di start-up, il documento elaborato dal miliardario Pierre-Édouard Stérin e dai suoi più stretti collaboratori in Périclès descrive, passo dopo passo, l’instaurazione a tutti i livelli di potere di un’alleanza tra l’estrema destra e i liberali -destra conservatrice.  L’Humanité  rivela ampi estratti che, nelle circostanze politiche attuali, sono più che mai di interesse pubblico.

Promemoria del piano.  Il nostro progetto nasce da un insieme di valori chiave (libertà, radici e identità, antropologia cristiana, ecc.) che lottano contro i principali mali del nostro Paese (socialismo, wokismo, islamismo, immigrazione). Per servire e salvare la Francia, vogliamo consentire la vittoria ideologica, elettorale e politica. Per questo, Périclès prevede di mettere a disposizione nei prossimi dieci anni circa 150 milioni di euro attraverso finanziamenti o la creazione di progetti.

Retrospettiva.  Lancio di Pericle e indipendenza dal Fondo del Bene Comune. Spin-off ecosistemico con 3,5 milioni di euro su più di 40 progetti. Avvio di successo di due progetti organici: guerriglia legale e consulenza operativa ai partiti.

Priorità per il 2024.  Avviare i principali progetti organici: barometri, scuola per futuri sindaci, think tank, riserva. Costruisci una presenza vicino ai leader di domani. Finalizzare le assunzioni del team.

Progetto Pericle, acronimo: P atrioti / Radicati / Resistenti / Identitari / Cristiani / Liberali / Europei / Sovranisti

Fondatori e direttori: Pierre-Édouard Stérin (Fondo Otium Capital e Bene Comune), François Durvye (Otium Capital), Alban du Rostu (Fondo Bene Comune)

Il nostro progetto nasce da un insieme di valori chiave.  Valori che promuoviamo  : Libertà individuale e imprenditoriale/Proprietà privata/Sussidiarietà/Il vero, il buono, il bello/La famiglia, base della società/Luogo speciale del cristianesimo/Radicato in una regione/Orgoglio della nostra storia, il nostro identità, la nostra cultura/unità, coesione e fiducia.  Tendenze che combattiamo  : iperstatalismo/Socialismo e welfare/leggi liberticide/Wokismo/Rifiuto dei limiti/Laicità aggressiva/Rifiuto della preferenza nazionale/Islamismo/Immigrazione incontrollata

 

Tre obiettivi per servire e salvare la Francia

Vittoria ideologica: rendere mainstream le nostre idee adesso/Promuovere le nostre idee in modo chiaro, argomentato e coerente (media, social network, produzione intellettuale)/Imporre i nostri temi e padroneggiare la finestra di Overton (produzione audiovisiva, influencer, portavoce, opinion leader) /Screditare e attaccare idee opposte (realtà dei fatti/cifre, vergogna, azioni legali)

Vittoria elettorale: fare la differenza nelle elezioni entro due anni/Identificare le elezioni prioritarie su cui agire e determinare quali candidati allineati (visione comune aperta al sindacato) hanno le migliori possibilità di vittoria/Formare per il combattimento elettorale questi candidati (strategia, comunicazione, scelta dei temi) / Fornire loro tutti gli strumenti necessari (big data, media, risorse umane, finanziamenti)

Vittoria politica: consentire l’esercizio positivo del potere a partire dalla prossima scadenza/Fornire un programma coerente e globale (think tank, libro bianco per le elezioni municipali, gabinetto ombra)/Costruire un rapporto di fiducia con tutti i leader del diritto di domani per realizzare collaborano in caso di vittoria elettorale/Forniscono una riserva di uomini potenti pronti a ricoprire tutti i posti chiave (gabinetti, strutture parapubbliche, alta amministrazione)/Sviluppare le necessarie reti di collegamento (media, finanza, organizzazioni internazionali)

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Périclès investe circa 150 milioni di euro in dieci anni nelle sue azioni

Spin-off dell’ecosistema: + 50 progetti (2023), + 70 progetti (2024), + 100 progetti all’anno dal 2025

Creazioni prioritarie: guerriglia legale, consulenza politica – inclusa una missione per le elezioni municipali, barometro (2023), scuola per candidati sindaci e think tank (2024), più di 2.000 candidati formati nella scuola (2025)

Reti e altro: strutturazione giuridica e finanziaria, viaggio internazionale (Ungheria) per ispirazione (2023), revisione intellettuale (2024), sviluppo di club tematici (2025), riserva con più di 1.000 uomini potenti, 100% della popolazione interessata (media , social network), presenza in cinque paesi europei (2027)

Scadenze elettorali: influenzare i temi trattati durante le elezioni europee (2024), aiutare a vincere più di 1.000 municipi (2026), aiutare a vincere le elezioni presidenziali + maggioranza assoluta (2027)

Team , in equivalenti a tempo pieno (FTE): 6-8 FTE (2023), 10 FTE (2024), 20-30 FTE (2025), 50 FTE (2027)

Budget annuale: 8 milioni (2023), 7-10 milioni (2024), 12-15 milioni (2025), 25 milioni (2027)

Budget cumulato  fino al 2032: circa 150 milioni

Lancio di Pericle e indipendenza dal Fondo del Bene Comune

Obiettivi.  Dopo alcuni mesi di incubazione, rendere Pericle indipendente dal Fondo Bene Comune entro dodici mesi al fine di consentire piena libertà di azione a Pericle e tutelare legalmente e reputazionalmente il Fondo Bene Comune

Situazione ad oggi .  Strutturazione giuridica indipendente e autonoma del Fondo del Bene Comune con un’associazione madre Périclès, un fondo di dotazione presieduto da Périclès, un’associazione operativa e finanziaria presieduta da Périclès e quattro assunzioni finalizzate, quattro priorità ancora in corso

Sciame degli ecosistemi: ogni priorità è stata affrontata

In totale sono già stati impegnati 3,5 milioni di euro per più di 40 progetti. È stata affrontata ciascuna priorità essenziale: wokismo (35% dell’importo totale stanziato), immigrazione (30%), socialismo (12%), cultura e moralità cristiana (10%), islamismo (8%), altro (5%).

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ITALIA SEMPRE PIÙ SIMILE ALL’UNGHERIA

Fonte Areaonline.ch  che ringraziamo 

ESTERI

ITALIA SEMPRE PIÙ SIMILE ALL’UNGHERIA

Criminalizzazione del dissenso, squilibrio dei poteri a favore dell’esecutivo, tentativi di militarizzare scuole e società e di manipolare l’informazione. La destra di governo intensifica la “caccia al comunista”

“Aiuto, c’è un comunista nel mio bagno”, dice Cipputi guardandosi allo specchio. Pensavamo che la mitica matita di Altan avesse scritto la parola fine sulla presenza del comunismo in Italia. E invece non c’eravamo accorti che i comunisti sono improvvisamente risorti e come un virus stanno infettando le scuole, le università e le piazze del Belpaese. Per evitare che la malattia assuma il carattere di una pandemia la destra italiana si è messa l’elmetto lanciando l’allarme disperato e aprendo la caccia all’Araba Fenice. Per fortuna è una destra a maggioranza no vax altrimenti costringerebbe 59 milioni di persone a vaccinarsi.

 

Ma dov’è il pericolo, dove si nasconde e chi sono gli untori? Il male è ovunque, i capifila tra gli infetti sono gli studenti. Pretendono la fine dei bombardamenti sulla popolazione inerme di Gaza, chiedono di cessare i contratti di collaborazione scientifica con le università e i centri di ricerca israeliani, vogliono che i rettori escano dai comitati scientifici della fondazione Med-Or presieduta dall’ex post-comunista guerriero Minniti della società Leonardo che con Israele scambia più armi che informazioni scientifiche. Si richiamano, questi comunisti in nuce, alla Costituzione che ripudia la guerra e impone di non vendere armi ai paesi belligeranti. Con queste pretese occupano le università e nelle strade aggrediscono poliziotti e carabinieri lanciando le teste e i corpi contro gli incolpevoli manganelli. Tutti comunisti, come quelli che denunciano il #MeToo nelle scuole di cui sarebbero colpevoli tanti docenti ai danni dei loro allievi e collaboratori, borsisti e assistenti. Comunisti e, naturalmente, antisemiti perché condannano la politica del governo israeliano e del suo capo Netanyahu. Come negarlo, dal momento che usano contro “l’unica democrazia del Medioriente” parole come genocidio? Anche tanti ebrei critici con Tel Aviv vengono ormai tacciati di antisemitismo.

 

E ci si mettono anche presidi e insegnanti che in una scuola milanese in cui la metà degli allievi è musulmana si permettono di utilizzare l’autonomia degli istituti scolastici per decidere di sospendere le lezioni nell’ultimo giorno di Ramadan, quando le aule comunque si svuoterebbero. Non basta, il virus ribelle si estende anche alle aule di giustizia dove i magistrati si permettono di indagare su ministri e sottosegretari, magari con la scusa che evadono il fisco, truffano lo stato oppure prendono a pistolettate i loro stessi ospiti durante il cenone di Capodanno. Ma sono matti? Probabilmente sì, e allora perché non imporre un test psicoattitudinale a chi pretende di entrare in magistratura per giudicare gli altri? Detto fatto, uno dei due rami del Parlamento ha già detto sì al test.

 

Si potrebbe continuare nell’elenco delle guerre dichiarate all’insorgente comunismo che si insinua ovunque. L’informazione va normalizzata, si parte con la Rai imponendo amministratori, showmen, anchormen (e women) di provata fede governativa, si prosegue con il tentativo di vendere la seconda agenzia di stampa, l’Agi di proprietà dell’Eni (il gigante petrolifero controllato dal ministero del tesoro), a un senatore fratello d’Italia e di Giorgia Meloni già proprietario di 3 o 4 testate di destra e di innumerevoli cliniche private. Chi denuncia il rischio di pensiero unico e di conflitto d’interessi se non è proprio comunista come Bersani è in malafede.

Quelli che abbiamo elencati non sono casi separati ma pezzi di un unico puzzle, figlio di un disegno che sempre più avvicina l’Italia all’Ungheria, criminalizza il dissenso e il conflitto, cancella il bilanciamento tra i poteri dello stato pretendendo di riportarli sotto il controllo dell’esecutivo. Ma l’aspetto più preoccupante è il tentativo di militarizzare le scuole e il paese  ̶  sempre più contrario ai rigurgiti bellicistici del governo e di gran parte della politica, sempre più inascoltato  ̶  con una progressione di bellicismo e contestuale riarmo ai danni di ciò che resta dello stato sociale. È contro questo processo che sono ritornati in campo gli studenti che svolgono un ruolo meritorio di risveglio di un paese assopito, al di là di possibili semplificazioni che talvolta possono accompagnarne la lotta. E un altro attore sta scendendo in campo in difesa dei diritti del lavoro, della salute, della sicurezza e della Costituzione: la CGIL. Altri comunisti pericolosi. Editori e editorialisti della stampa borghese si sgolano a spiegare quotidianamente che il muro di Berlino è caduto sulla testa dei comunisti, e allora cos’è adesso tutto questo casino ribellistico?

Nella Foto Giorgia Meloni con il premier Ungherese Orbán