Geopolitica : le intenzioni della Serbia di acquistare S-300

Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha commentato i piani della Serbia di comprare dalla Russia i sistemi missilistici S-300; ha dichiarato che il tema della cooperazione tecnico-militare (VCO) appare nell’agenda delle comunicazioni di alto livello.

“Il tema della cooperazione tecnico-militare è legato ad una serie di questioni molto sensibili. Certamente esso si trova all’ordine del giorno nelle comunicazioni di alto livello” ha risposto Peskov alla domanda se la questione delle consegne degli S-300 sia stata discussa con il presidente serbo.

La scorsa domenica il Premier serbo Aleksandr Vucic ha dichiarato che Belgrado ha bisogno di due divisioni di sistemi missilistici antiaerei S-300 e un reggimento di comando, e il loro acquisto è in corso di valutazione con la Russia e la Bielorussia. Il presidente serbo ha personalmente parlato con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
FONTE SPUTNIK

Commento di Editor
Inquietante questa volontà del governo serbo di acquistare missili S-300 russi. Chi sono nell’immaginario del governo serbo i nemici da cui difendersi con questo sistema d’arma ?
Sulle concrete motivazioni per un acquisto importante di un sistema d’arma così potente da un paese economicamente modesto sarebbe opportuno avere maggiori conoscenze. Cosa dice in merito  la rappresentante dell’Europa Mogherini ? La crescita delle tensioni proprio nell’area balcanica, zona faglia tra occidente e medio oriente è motivo di seria preoccupazione. 

Alcune caratteristiche di questo sistema d’arma.


” S-300 è una serie di sistemi missilistici terra-aria a lungo raggio realizzati in Unione Sovietica e Russia a partire dall’S-300P (versione base). Prodotti dalla NPO Almaz, sono stati sviluppati per contrastare i velivoli ed i missili da crociera nemici. Versioni successive sono efficaci anche contro i missili balistici. Dal 1993, questi missili sono prodotti congiuntamente dall’Almaz con la sudcoreana Samsung[1].

Il sistema S-300 venne schierato per la prima volta nel 1979 in Unione Sovietica per la difesa dei grandi centri industriali ed amministrativi, di basi militari, oltre che per il controllo dello spazio aereo nazionale.

La responsabile dello sviluppo dei sistemi S-300 è la già citata azienda russa Almaz, di proprietà del governo (conosciuta anche come KB-1), che è parte della Almaz-Antei. I missili utilizzati da questi sistemi antiaerei sono stati sviluppati dall’ufficio tecnico “Fakel”, una distinta azienda governativa nota anche come OKB-2.

L’S-300 è considerato uno dei più potenti missili antiaerei oggi disponibili[2]. I suoi radar sono in grado di inseguire circa 100 bersagli, potendo ingaggiarne 12/24/36[3]. Esso è in grado di raggiungere una gittata di 150-200 o 300 km[4] e può distruggere perfino i missili balistici. L’unità di comando si trova ad una distanza di 30–40 km dagli altri elementi del sistema di combattimento. I sistemi sono completamente automatici.[5] Il tempo di dispiegamento di questo tipo è di cinque minuti[6]. I missili S-300 rimangono sempre sigillati, e durante la loro vita operativa non necessitano di interventi di manutenzione. Una versione potenziata degli S-300 sono gli S-400, conosciuti in Occidente con il nome in codice NATO di SA-21 Growler. Questi sono entrati in servizio nel 2004.
Fonte WIKIPEDIA