PERCHÉ SALVINI HA VINTO E COME COMBATTERLO. QUALCHE IDEA PER LE LOTTE CHE CI ASPETTANO.

Riteniamo utile pubblicare questo articolo di Christian Raimo perchè analizza il fenomeno populista incarnato dalla Lega e propone alcune idee interessanti per combatterlo. Ringraziamo l’Autore e il Blog Minimaetmoralia.it

 

PERCHÉ SALVINI HA VINTO E COME COMBATTERLO. QUALCHE IDEA PER LE LOTTE CHE CI ASPETTANO.

di Christian Raimo

FONTE  MINIMAETMORALIA

Matteo Salvini nel giro di nemmeno un anno è diventato il soggetto pubblico sottinteso.

Se iniziamo un qualunque discorso con un soggetto sottinteso alla terza persona singolare – “Hai sentito cosa ha detto?”, “Poco fa ne ha sparata un’altra delle sue”, “Sembra crescere”, “Non mi piace” – è molto plausibile che ci riferiamo a lui. Una simile penetrazione nel linguaggio pubblico era accaduta a Berlusconi, e in misura minore a Renzi. La relativa velocità con cui l’ascesa di Salvini è avvenuta è anche un fattore non trascurabile.

Salvini (d’ora in poi S) è riuscito a inventarsi quella che Laclau chiamerebbe una ragione populista sfruttando tre debolezze della democrazia italiana. Il suo è un populismo triplice. Ha polarizzato il campo politico lungo tre fronti, costruendo un significante vuoto all’intersezione di ognuna di queste. Buonsenso vs intellettuali, italiani contro stranieri, virilismo contro “buonismo” e “femminilizzazione”. Gli altri due populismi che avevano presa negli ultimi anni – il renzismo e il grillismo – si sono sgonfiati nel momento stesso in cui la creazione del loro significante vuoto e la conseguente polarizzazione non sono state più convincenti. Il fumetto ‘Cittadini onesti contro casta corrotta’ era facilissimo che evaporasse nell’attimo in cui il Movimento Cinquestelle fosse andato al governo; ‘nuovo contro vecchio’ (il refrain populista renziano) era scontato che fosse una strategia controefficace sulla durata per il semplice scorrere del tempo. Il nuovo invecchiato è diventato lo stigma di Renzi. Berlusconi non è mai stato così cretino da presentarsi solo come il nuovo, ma sempre attraverso una simbologia eternizzante – l’amore contro l’odio, il miracolo contro la crisi… – e anche per quello nonostante l’aura grottesca che lo circonfonde è ancora lì.

In tutti e tre i fronti S ha sfruttato una spinta autonoma che si muove con le forme di un backlash nella società italiana, di un arretramento che è al tempo stesso un contrattacco: il risentimento non contro i ricchi o i corrotti ma contro chi ha accesso alla conoscenza di alto livello (le spinte irrazionalistiche che sono la materia psichica di cui sono fatte le fake news), la paura della globalizzazione, il backlash maschilista vero e proprio.

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