La sindrome del socio Conad della pubblicità e Mauro Felicori  

 

 

Conosco da anni Mauro Felicori, da bolognese come lui non mi stupisce il fatto che lavori fino a tardi…

La sindrome del socio Conad della pubblicità che si alza nel cuore della notte per andare a verificare che gli yogurth stiano bene al fresco e le mortadelle non rotolino da sole dagli scaffali si attaglia bene al neo direttore della Reggia cui auguro pieno successo nella sua impresa. Una domanda tuttavia mi viene spontanea : perché in questo paese è ancora così forte la retorica stakanovista ? Vi era un tempo in cui la Pravda descriveva come all’interno del Cremlino vi fosse una finestra con la luce sempre accesa , era quella dello studio del compagno Stalin che lavorava tutta la notte per la patria del socialismo. Qualcosa del genere si può ritrovare anche nella stampa degli anni 30 del secolo scorso, quando il crapone romagnolo si attardava fino alle prime luci dell’alba a Palazzo Venezia per lavorare per il popolo italiano…. L’elenco potrebbe continuare con altri personaggi meno detestabili dei due sopracitati.
Ritengo tuttavia sia doveroso smontare l’ondata di retorica stakanovista di molti quotidiani che hanno approfittato del documento scritto da due o tre sprovveduti  e assai “ingenui” rappresentanti sindacali. Infatti per chi conosce un po’ le nuove teorie di management organizzativo in uso in grandi aziende sa bene che viene giudicato molto negativo il fatto che un dirigente si attardi a notte fonda in ufficio : vuol dire che non sa usare bene le ore diurne, che si è organizzato male. In diverse multinazionali e proibito rimanere in ufficio oltre l’orario previsto dal contratto o da regolamento aziendale. Infatti non serve che uno arrivi al lavoro il giorno dopo stracotto.
È ancora, grandi aziende tedesche e USA hanno adottato nei loro server aziendali programmi che interrompono dopo l’orario di lavoro al sabato e alla domenica il recapito
ai dipendenti di email di lavoro… Voglio dire che la canea sollevata su questo caso è molto provinciale e superficiale. Certo , e’ possibile che vi siano aree di fannullismo che vanno combattute ma queste non si sconfiggono con la retorica stakanovista che è l’altra faccia del problema, occorrono relazioni e regole chiare per tutti perché bastino le ore di lavoro normali per fare funzionare il tutto.
Ancora un augurio a Mauro perché consegua fino in fondo i risultati che si è prefisso e un augurio anche agli sprovveduti sindacalisti locali: ragazzi studiate studiate studiate e pensateci bene prima di scrivere documenti che fanno del danno ai lavoratori e al sindacato…