UN PAESE BLOCCATO PER COLPA DI MINISTRI INCAPACI E IMPEGNATI SOLO A FARE PROPAGANDA ELETTORALE.

 

Lo scempio della nave SEA WATCH bloccata alla rada con 49 ostaggi-naufraghi a bordo, gli atti sempre più ossessivi del ministro degli interni sono la cifra di questa fine del mese di gennaio 2019.
Un argomento importante, la gestione dei flussi migratori,  per il momento non più prioritario, viene enfatizzato come fosse l’inizio e la fine di tutti i problemi di questo povero e disgraziato paese.
I dati dei flussi migratori sono crollati. Sulla enfatizzazione dei flussi migratori , ” siamo invasi”, si vuole continuare ad alimentare una tensione inautentica ed una polarizzazione dell’opinione pubblica utile per la campagna elettorale leghista per le elezioni europee del 26 maggio.
In questa rappresentazione delirante della realtà Salvini e Di Maio vorrebbero continuare fino maggio e forse oltre. Mentre si polarizza giustamente l’attenzione sullo scempio delle politiche del ministro dell’interno verso i migranti circa centomila ragazze e ragazzi se ne sono andate e andati dall’Italia per cercare opportunità di lavoro anche molto qualificate all’estero.
I provvedimenti del reddito di cittadinanza e quota 100 molto ridimensionati rispetto alle promesse elettorali saranno forse l’unico atto di governo nei prossimi mesi.
I cinque stelle perderanno molti consensi perchè la linea “governativa” di Di Maio ha svuotato l’impianto ideologico che in qualche misura aveva convinto fascie di elettorato non di destra a votarli, come atto di fiducioso “investimento”.
Ora questo “investimento” si è volatilizzato per l’adattamento del M5S alle politiche salviniane.
Bisogna ricominciare a parlare dei problemi da risolvere nel breve e medio periodo.
Non voglio ripetere l’elenco: occupazione e nuovi lavori da sviluppare con investimenti strategici, riassetto ambientale, strategie di riorganizzazione del sistema dei pubblici servizi, ecc
L’imperativo è cominciare a rimettere in agenda queste priorità e mantenere al contempo una presenza forte per contrastare la deriva disumana delle politiche del ministro degli interni contro gli immigrati.

Gino Rubini, editor di Onde Corte