I pesticidi dentro di noi…

 

fonte Unimondo.org

Nessun’ altra Iniziativa di Cittadini Europei (Ice) ha mai ottenuto in pochi mesi 1,3 milioni di firme come è accaduto con quella per l’eliminazione del Glifosatodalla nostra dieta. Anche se il suo uso è stato nuovamente autorizzato dalla Commissione europea, “con una decisione politica che va contro i cittadini, che non ha tenuto conto dell’indirizzo del Parlamento e che antepone il profitto alla sostenibilità e alla salute dell’ambiente e delle persone”, come ha giustamente sostenuto il fondatore di Slow FoodCarlo Petrini, l’iniziativa è riuscita almeno ad aprire all’interno del Parlamento europeo un dibattito attorno a questo controverso principio attivo che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc)  ha classificato già nel 2015 come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”, mentre nel marzo di quest’anno l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha catalogato come “non cancerogeno”.  Usato in agricoltura per le sue proprietà diseccanti sulle piante infestanti ed essiccante per i raccolti, che vanno stoccati con il minor tasso possibile di umidità per evitare che sviluppino micotossine molto pericolose per la salute, il glifosato entra nell’organismo umano non solo mediante pane, pasta, e altri prodotti a base di farina, ma anche attraverso carni e formaggi, visto che l’85% dei mangimi utilizzati negli allevamenti sono costituiti da mais, soia, e colza ogm, tutti brevettati per essere resistenti a questo erbicida. In aprile, un dossier realizzato dall’associazione A Sud con la rivista Il Salvagente, ne aveva trovato traccia nei campioni di urina di 14 donne incinte residenti a Roma: “tutti e 14 i campioni di urine raccolti mostrano la presenza di glifosato, con un range che va dagli 0,43 ai 3,48 nanogrammi/ml”. Continua a leggere “I pesticidi dentro di noi…”