Due giornaliste che riprendevano con la videocamera manifestazioni di protesta contro la costruzione di un oleodotto nel Nord Dakota sono state arrestate e imputate per reati che possono portare ad una condanna per 20 o trent’anni di prigione. Non è una bufala, è una notizia riportata dal quotidiano inglese Guardian. Altro che salvaguardie per chi fa informazione garantite dal primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, le polizie e i giudici locali si comportano come i loro colleghi degli “Stati delle banane”.
Documentary film-makers face decades in prison for taping oil pipeline protests (fonte Guardian.uk )
Documentary Filmmaker Faces Up to 45 Years in Prison for Covering Pipeline Protest