Il M5S, Di Maio e lo psicologo Gallini

FONTE  MICROMEGA

di Giacomo Russo Spena

Che il M5S abbia sposato l’idea della moneta fiscale, MicroMega se ne può solo compiacere. Siamo stati i primi, nel 2015, ad aver sostenuto questa proposta come opzione per rompere la gabbia europea dell’austerity (pubblicando l’ebook “Per una moneta fiscale gratuita” di B. Bossone, M. Cattaneo, E. Grazzini, S. Sylos Labini con la prefazione di Luciano Gallino).

Ma dentro il MoVimento regna alta l’incertezza, o l’impreparazione (al lettore stabilirlo). Così, ieri sera, durante la trasmissione CartaBianca, su RaiTre – dove era in collegamento – il vicepresidente della Camera e front man del M5S, Luigi Di Maio, non un esponente minore, interpellato dalla giornalista Berlinguer sulla vicenda ha spiegato: “I certificati di credito fiscale non ce li siamo inventati noi ma economisti come Ortona e…”, in quel momento il suo sguardo sembra perdersi nel vuoto. Pochi istanti. Si volta, come a cercare una conferma da qualcuno seduto lì accanto. Poi prosegue spedito: “…e il defunto psicologo Gallini che ha scritto proprio sul giornale di Giannini (Repubblica, ndr)”.

Chi non ha commesso una gaffe. Chi non ha mai storpiato un nome. Chi non ha mai avuto un vuoto di memoria. Chi non si è mai fatto suggerire qualcosa in un momento di impasse. Ma qui siamo oltre. Di Maio con quel “psicologo Gallini” ha dimostrato di non conoscere minimamente gli studi e le illustri lezioni, che oggi tanto mancano, di una figura del calibro di Luciano Gallino. Il sociologo Luciano Gallino. Ripetere cose, a pappardella, non è un bel biglietto da visita per un possibile premier. “Lo psicologo Gallini”. Un po’ come se uno scrivesse “ai tempi di Pinochet in Venezuela”. Ah, Di Maio ha fatto pure questo. Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

(29 marzo 2017)