La Resistenza in discarica e il neofascismo sdoganato

Fonte Volerelaluna

Libri e fascisti: un nodo antico, oggi declinato dai media nel modo più ipocrita, in un inquietante dilagare della zona grigia che consente a quella nera di allargarsi, preparandosi a governare il Paese. Perfino in Toscana si moltiplicano i segni di questa drammatica involuzione.

Leopoldo Boscherini, Ebrei a Castiglion Fiorentino. Guerra, internamenti, deportazioni 1940-1944. E ancora: Ivo Biagianti, Dal fascismo alla democrazia: Castiglion Fiorentino negli anni della Seconda Guerra mondiale. Sono solo due delle centinaia di libri che sono stati scaricati, lungo gli scorsi mesi, all’isola ecologica del comune di Castiglion Fiorentino, nella Valdichiana aretina. La notizia clamorosa è che a gettarli via non era stato un privato: era la Biblioteca Comunale. Che si spogliava, così barbaramente, di parte del suo pubblico patrimonio. Gli almeno sette viaggi del motocarro comunale Ape 50 carico di volumi mandati al macero hanno richiamato l’attenzione, e quindi l’indignazione, di alcuni cittadini e di consiglieri comunali di opposizione: ed è scoppiato lo scandalo. Si è così appreso che molti volumi provenivano dall’importante biblioteca lasciata al Comune (con precisi vincoli sulla sua destinazione) da monsignor Angelo Tafi, notissimo erudito autore di rilevanti studi storici sul territorio. In una sorta di suicidio culturale, poi, la Biblioteca ha gettato via anche interi scatoloni contenenti la collana dei suoi Quaderni, assai pregevoli pubblicazioni storiche realizzate con un (sacrosanto) investimento di denaro pubblico.

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Operazione “Guardiano delle Mura”, cosa sta succedendo in Palestina? Intervista a Romana Rubeo – Parte I

Fonte Pressenza.com

 

Ore critiche, specialmente nella Striscia di Gaza. L’Operazione “Guardiano delle Mura”, l’escalation militare portata avanti in questi giorni dall’esercito israeliano, sta mettendo a ferro e fuoco la Palestina. Di questo ne parliamo con Romana Rubeo, giornalista, traduttrice e redattrice di Palestine Chronicle.

Dove hanno origine questi scontri? Cosa è successo settimana scorsa?

Questa ultima escalation, in particolare, nasce dai fatti di Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme Est occupata che in questi giorni è il principale obiettivo della sistematica operazione di pulizia etnica portata avanti da Israele.

Dovendo ricostruire la mera cronaca, ventotto famiglie palestinesi che vivono in quel quartiere sono soggette a un provvedimento di sfratto in favore delle associazioni di coloni ebraici, che si sentono legittimati ad acquisire i diritti di proprietà su quelle abitazioni in virtù di un sistema di norme e provvedimenti emanati dallo Stato di Israele ma ritenuti illegittimi sotto il profilo del diritto internazionale. Gli abitanti del quartiere di Sheikh Jarrah stanno cercando in ogni modo di resistere allo sfratto, all’allontanamento forzato, a questa nakba permanente, in cui l’esproprio e il sopruso sono parte della quotidianità. Nella giornata del 2 maggio, data fissata dalla Corte Suprema per l’espulsione di almeno quattro famiglie, molti palestinesi sono accorsi nel quartiere per solidarizzare e resistere al provvedimento.

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