La sinistra, la comparsa e scomparsa di formazioni: a che limite si è arrivati?

di Sergio Caserta

fonte ilmanifestobologna

Il ritiro dalla scena elettorale di Pisapia di “campo progressista”, tentennante fino dall’insorgere del suo “movimento” con le sembianze dell’anti leader che nel nostro paese non ha molta fortuna da una paio di decenni e più, segue quella altrettanto clamorosa dei due “costituenti” Anna Falcone e Tomaso Montanari, promotori “civici” della bella assemblea del Brancaccio, poi naufragata dopo incerta navigazione nell’arcipelago rosso della frammentata sinistra, irto di scogli e secche che metterebbe in difficoltà ben più esperti navigatori della politica nostrana.

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DONAZIONI FORZATE

fonte NIGRIZIA

Il traffico di organi è legato strettamente al commercio di esseri umani, che forniscono “materia prima” gratuita e senza rischi. Un crimine estremamente lucroso che sembra essere in forte crescita e di cui finalmente si comincia a parlare.

di Bruna Sironi

 

Il traffico di organi, di cui a lungo si è vociferato con scetticismo ed incredulità, è ormai venuto allo scoperto come uno dei più odiosi crimini legati al traffico di essere umani. Un crimine che sembra essere in forte crescita anche grazie alla crisi migratoria degli ultimi anni, che ha esteso, rafforzato e rinsaldato le reti dei trafficanti e ha messo a disposizione molto “materiale” praticamente senza rischi.

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L’Italia: un paese sempre più povero in capitale umano e culturale

fonte Diariodellavoro

 

La ripresa economica, seppure debole e inferiore alla media europea, segna la fine  di un periodo di sofferenza. Restano le cicatrici della lunga depressione: il paese è impoverito dal punto di vista economico, ma è soprattutto immiserito dal punto di vista del capitale umano e culturale.

L’impoverimento in capitale economico a disposizione delle famiglie è ormai un dato ripetutamente certificato. Ultimo arrivato il 51° rapporto del Censis che fissa in oltre 1,6 milioni di famiglie (dato aggiornato al 2016) quelle in condizioni di povertà assoluta, con un boom del +96,7% rispetto al periodo pre-crisi.

Gli individui in povertà assoluta sono 4,7 milioni, con un incremento del 165% rispetto al 2007. Dinamiche incrementali che non risparmiano nessuna area geografica  e che si concentrano, come al solito  al Centro (+126%) e al Sud (+100%). Il boom della povertà assoluta rinvia a una molteplicità di ragioni, ma in primo luogo alle difficoltà occupazionali, visto che tra le persone in cerca di lavoro coloro che sono in povertà assoluta sono pari al 23,2%.

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