Milagro Sala in clinica mentre respingono di nuovo gli arresti domiciliari

 fonte pressenza.com

01.11.2017 Redazione Italia

Milagro Sala in clinica mentre respingono di nuovo gli arresti domiciliari

Arrivano notizie parzialmente contraddittorie da Jujuy, dove il caso giudiziario, ma soprattutto politico, di Milagro Sala assume i toni di una telenovela. La dirigente sociale della Tupac Amaru è attualmente ricoverata in una clinica per sottoporsi ad esami medici e psicologici, richiesti dalla sua equipe di avvocati difensori, per stabilire se sia opportuno il suo mantenimento in carcere, presso la prigione di Alto Comedero dove è tornata reclusa il 14 ottobre in seguito alla revoca degli arresti domiciliari. Gli arresti domiciliari erano stati concessi in applicazione alla sentenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) che aveva imposto allo Stato Argentino di concederli in funzione del concreto pericolo di salute e di vita che Milagro soffriva in prigione.

La nuova richiesta del collegio difensivo di tornare ai domiciliari è stata non solo respinta ma, nella sentenza, si rimprovera al collegio di difesa di aver usato termini non adeguati a un procedimento giuridico e si ribadisce che lo Stato Argentino non è obbligato a rispettare le sentenze della CIDH e che tali sentenze vanno interpretate come semplici consigli.

Di fronte a questo stato di cose, ai tentativi di suicidio degli ultimi giorni che hanno riguardato Shakira (un’altra delle prigioniere politiche dell Tupac) e la stessa Milagro, il Comitato per la Liberazione di Milagro Sala ha presentato una nuova denuncia penale contro il Presidente Macri, il Ministro della Giustizia Germán Garavano e il governatore di Jujuy Gerardo Morales per istigazione al suicidio.

Con 9 milioni di morti all’anno, l’inquinamento uccide più della guerra, del fumo e di varie altre malattie messe insieme

FONTE : 03.11.2017 Pressenza London

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Con 9 milioni di morti all’anno, l’inquinamento uccide più della guerra, del fumo e di varie altre malattie messe insieme
Panoramica dei principali effetti sulla salute umana di varie forme di inquinamento (Foto di Mikael Häggström, Wikimedia Commons)

La rivista Lancet mette in risalto che l’inquinamento è una “profonda e dilagante minaccia che colpisce molti aspetti del benessere e della salute umana.”
di Andrea Germanos, editorialista per Common Dreams

L’inquinamento, “una delle più grandi sfide esistenziali nell’epoca dell’Antropocene“, uccide 9 milioni di persone all’anno, più delle morti causate dal fumo, tre volte di più delle morti causate dall’AIDS, dalla tubercolosi e dalla malaria, e 15 volte di più delle morti causate dalla guerra e da altre forma di violenza.

I dati vengono dall’ultimo nuovo studio globale sull’inquinamento e salute pubblicato su Lancet, che chiede una mobilizzazione di risorse ed un’azione politica capace di affrontare una minaccia pesante e diffusa in tutto il mondo.

“L’inquinamento è molto di più di una sfida ambientale, è una minaccia profonda e pervasiva che coinvolge molti aspetti della salute e del benessere umano. Merita tutta l’attenzione dei leaders di tutto il mondo, della società civile, dei professionisti della salute e delle persone”, dichiara il professore Philip Landrigan, della Ichahn School of Medicine di Mount Sinai, co-direttore della Commissione Internazionale biennale di Lancet.

L’inquinamento dell’aria, sia esterna che domestica, gioca il ruolo più importante nelle morti causate da inquinamento (6,5 milioni nel 2015), ed è responsabile di malattie cardiovascolari, tumori polmonari e malattie polmonari ostruttive croniche (COPD).  Inoltre l’inquinamento dell’acqua, dei luoghi di lavoro (come l’esposizione all’asbesto) e l’inquinamento da piombo, aggiungono altre morti al bilancio totale, che secondo i ricercatori è sottostimato.

Se si osserva chi è maggiormente coinvolto, si può vedere che esiste una diffusa iniquità. La quantità di morti causate da inquinamento (92 percento) colpisce i paesi a basso o medio reddito. India e Cina registrano il più alto numero di morti, rispettivamente con 2,5 e 1,8 milioni. Inoltre i ricercatori rivelano che, globalmente, le morti sono prevalenti tra le minoranze e gli emarginati.

L’inquinamento è un problema estremamente costoso. Anche ignorando l’impatto economico e. guardando soltanto ai costi del welfare, si arriva a 4600 miliardi di dollari o al 6,2 percento del prodotto interno lordo mondiale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha applaudito alle nuove analisi. “L’inquinamento è il sintomo e una conseguenza non voluta di uno sviluppo malato e insostenibile” scrivono Maria Neira, Michaela Pfeiffer, Diarmid Campbell-Lendrum, e Annette Prüss-Ustün del Dipartimento dei Determinanti ambientali e sociali della Salute Pubblica.

“Se vogliamo ridurre in modo sostanziale il peso globale delle malattie dovute all’ambiente, abbiamo bisogno di agire a monte e affrontare gli elementi chiave e le fonti dell’inquinamento, così da assicurare che le politiche di sviluppo e gli investimenti siano sani e sostenibili e che le scelte che facciamo, a livello governativo, privato e individuale, possano coltivare un ambiente più sano e sicuro. In altre parole, abbiamo bisogno di andare verso l’approccio del “non fare danno” e assicurare che lo sviluppo migliori in maniera attiva ed esplicita le condizioni ambientali e sociali, che favoriscono e sono causa di malattie” essi aggiungono.

Secondo Pamela Das, editore esecutivo senior, e Richard Horton, capo-redattore di Lancet, questi nuovi dati dovrebbero essere “un tempestivo appello all’azione”.

“Ora è il momento di accelerare la nostra risposta collettiva. Le attuali e future generazioni meritano di vivere in un mondo senza inquinamento”, scrivono in un commento sui dati pubblicati.

 

Traduzione dall’inglese di Annalaura Erroi