Emergenza, ordine pubblico, legalità: ecco il deserto!

FONTE MELTINGPOT.ORG CHE RINGRAZIAMO 

Intervista a Luca Blasi di InterSOS, ONG attiva a Roma a sostegno dei migranti

Il ruolo delle ONG si fa sempre più centrale nella gestione degli interventi che riguardano i migranti, in particolare InterSOS aveva attivato parecchi percorsi di sostegno a favore dei rifugiati che occupavano il palazzo di via Curtatone. In questa conversazione con Luca Blasi cerchiamo di tracciare un quadro della situazione nella Roma degli sgomberi.

Luca, perché questo sgombero che trova tutti impreparati?
In realtà da parecchio tempo circolavano voci di un possibile sgombero, il 19 agosto abbiamo avuto la prova della fondatezza di queste voci. Si sapeva che l’operazione era stata decisa dal Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza, non erano però note le modalità ed i tempi dell’attuazione. Sulla situazione generata ora si rimpallano le responsabilità tra Prefettura, Questura e Comune; noi come operatori umanitari e come InterSOS non entriamo nel tema del ripristino della legalità sul palazzo, ma possiamo affermare che mentre si cercava di ripristinare la legalità rispetto all’occupazione si è colpita la legalità del rispetto dei diritti dei migranti. Lo Stato italiano ha accettato ed accolto queste persone come rifugiati politici, e quindi godono del massimo della tutela prevista dai trattati internazionali. Oggi invece questo problema, che non era un’emergenza, è stato spostato sul piano dell’ordine pubblico e della gestione di un’ emergenza, in un contesto in cui diritti e dignità vengono completamente lesi.

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