Madagascar: Portuali licenziati per aver aderito a un sindacato

In collaborazione con l’International Transport Workers Federation, federazione sindacale globale formata da 690 sindacati che rappresentano circa 4.5 milioni di lavoratori del settore del trasporto in 153 paesi.

 

I portuali del Madagascar si battono per i loro diritti. Sono stati licenziati per aver aderito al sindacato che lotta per porre fine al lavoro precario, al salario basso e a condizioni di lavoro insicure. Nel mese di marzo, i sindacati di tutto il mondo hanno consegnato lettere ai consolati del Madagascar chiedendo giustizia per quei lavoratori ai quali deve essere permesso di ritornare al lavoro. Centinaia di persone hanno consegnato direttamente il messaggio, inviandolo via e-mail al governo del Madagascar nel quale chiedono che siano applicate con urgenza le leggi del lavoro e che siano difesi i diritti dei lavoratori. Il 3 aprile del 2017, l’ITF, l’ITUC, e il sindacato dei lavoratori SYGMMA hanno presentato una denuncia all’OIL a nome dei 43 portuali.

Difenderete i portuali del Madagascar e invierete ora al ministro del Lavoro del Madagascar per assicurare che applichi le leggi locali del lavoro e reintegri questi lavoratori?

Guardate il video

PER ADERIRE ALL’APPELLO VAI ALLA FONTE  ACT NOW!

QUALI DIRITTI PER IL LAVORO IN EUROPA?

QUALI DIRITTI PER IL LAVORO IN EUROPA?

Milano, sabato 22 aprile – ore 10-16
Casa della Cultura
Via Borgogna 3, Milano

Programma

Mattina
“Multinazionali in Europa, delocalizzazioni e industria 4.0”
Matteo Gaddi (Associazione Punto Rosso)

“Sharing Economy e Uberizzazione del lavoro”
Prof. Vincenzo Comito (già Professore di Finanza aziendale nell’Università di Urbino).

Interventi di:
RSU ABB
Enrico Barbanti – delegato ALSTOM
Ugo Cherubini – segretario Filctem Brescia
Lavoratori KFLEX
Giovanni Maggiolo – Taxista (UNICA Taxi CGIL);
Maurizio Dotti – delegato WIND 3G
Sergio Bianco – delegato CEVA
Curzio Maltese
(Eurodeputato Gue/Ngl – L’Altra Europa con Tsipras)

Pausa pranzo con buffet gratuito per i partecipanti

Pomeriggio
Interventi di:
Nanni Alleva
(Avvocato del lavoro, Consigliere Regionale Emilia Romagna)
Ricardo Antunes
(Sociologo, docente all’Università di Campinas)
Heinz Bierbaum
(Economista Università di Saarland, membro di IGM e Die Linke)
Tiziano Rinaldini
(Fondazione Claudio Sabattini)
Moni Ovadia
(Attore, regista e scrittore)
Curzio Maltese
(Eurodeputato Gue/Ngl – L’Altra Europa con Tsipras)

Organizza
Gue-Ngl
Gruppo unitario della sinistra europea – sinistra nordica
al Parlamentop europeo

Droni militari, la minaccia volante

fonte controlacrisi.org

Autore Giacomo Pellini

La stampa a li chiama ‘killer robot’. Sono i droni militari. Per ora usati a scopo civile, ma presto potrebbero essere impiegati anche nel militare. Il tutto in segreto e nonostante la contrarietà dell’opinione pubblica

Quindici anni fa, il 4 febbraio del 2002, nei pressi della città di Khost in Afghanistan, un drone americano lanciava un missile Helfire contro tre uomini, uccidendoli. Si tratta del primo attacco effettuato da un velivolo a pilotaggio remoto. Il drone era sulle tracce di Bin Laden, ma con ogni probabilità le vittime non erano terroristi, ma uomini intenti a recuperare metallo.

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