L’EMERGENZA DELLA MISERIA E LA MISERIA DELLA POLITICA

 

di Ivana FABRIS – Coordinatrice Nazionale Responsabile Movimento Essere Sinistra MovES

 

La miseria continua a crescere nel nostro paese.
La Caritas denuncia che solo a Roma i nuovi poveri sono 16.000, ALTRE 16.000 persone finite in strada.

Tra questi, anziani e bambini e tanti bambini con disabilità e ad essere colpito è soprattutto quel ceto medio composto da diplomati che mai avrebbe pensato solo pochi anni fa di subire questa sorte.

Persone assolutamente inserite nel tessuto sociale che sono finite così, in particolar modo per la perdita dell’occupazione.
Gli anziani a rischio, sempre solo a Roma, sono 1 su 3.
Per non parlare del precariato che equivale a vivere sulla porta della miseria assoluta.

Il dato più agghiacciante è quello dell’emergenza abitativa, una piaga cancrenosa che ha colpito tutta Italia ma che particolarmente a Roma è drammatica.
Sono circa 30.000 le famiglie coinvolte.
A Roma gli sfratti sono di circa 7-8000 l’anno.
Le richieste di casa popolare, circa 10.000.
L’offerta circa 1000.

 

Ma la miseria di chi è diventato povero è unicamente riconducibile alla miseria di un sistema politico che, pur definendosi di sinistra anticapitalista e antiliberista, continua e continuerà a NON farsi carico del problema.

 
Anche questa è di fatto un’emergenza, viste le condizioni del paese.
La miseria della classe politica rappresenta perciò l’altra faccia della medagli dell’emergenza.

Nemmeno Potere al Popolo, anche qualora dovesse diventare il primo partito in Italia, potrà risolvere il problema e la ragione è molto semplice, la stessa del M5s: l’aver rinunciato a dire NO ad euro ed Unione Europea.

Poco conta se nel programma di PaP c’è scritto “rottura dei trattati” perchè senza uscire dall’Eurozona, quella frase vale MENO DI ZERO.
Le contraddizioni all’interno di Potere al Popolo, dove si sono unite forze in favore della UE e dell’euro a quelle No euro e No UE che hanno rinunciato pur di aderire alla lista, alla fine sono le stesse del M5s in cui tatticismi di Di Maio continuano a perseverare nel non creare coscienza politica e sociale tra la massa.

Si procede spediti a raccontare solo menzogne e a nutrire false speranze, a negare proprio a quel popolo che ha il potere di mandare a casa una classe politica dominante di asserviti ai criminali neoliberisti, la sola verità dei fatti, ovvero che finchè resteremo in questo sistema di potere non c’è scampo per nessuno.

Non si sa più fare politica, non si vuole fare politica.
Si vuole solo perseguire la strada di sempre: menzogne o ripiegamento per garantirsi voti.

Intanto il paese muore in miseria e di fame, ma nulla cambierà.

 

La UE non è TECNICAMENTE riformabile da dentro e chi afferma il contrario o non ha capito il meccanismo di impoverimento e di schiavitù che l’euro rappresenta e mette in atto sistematicamente o è in malafede.
Ma anche chi si adegua pur di mettere in piedi una lista elettorale, non è meno responsabile, visto il momento che viviamo.

La realtà dei fatti è che si continuano a privilegiare gli interessi elettoralistici e quelli dei partiti, ma del tanto acclamato popolo, non importa niente a nessuno.

Certo, fino a che si parla di popolo al chiuso di un stanza o di un teatro ma non si sta in mezzo a chi dorme in macchina o si ritrova a dover chiedere un pasto caldo ogni giorno alla Caritas, mai niente si modificherà.

Fino a che non si riprenderà l’azione politica a fianco di chi sta pagando la follia criminale ordoliberista, fino a che non si ricostituirà una coscienza di classe attraverso l’accoglimento dei bisogni e attraverso la lotta, nessuna sinistra troverà mai più il consenso POPOLARE necessario a rappresentare il vero nemico delle oligarchie finanziarie e bancarie globaliste.

Auguri a tutti noi, ne abbiamo davvero bisogno.

 

 

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