Bruno Giorgini: Viva Macron. O no

FONTE INCHIESTAONLINE.INFO

AUTORE :  Bruno Giorgini | 2 maggio 2017 | Comments (0)

 

Mio nipote liceale a Parigi è sceso in strada con i suoi compagni al grido di “Nè Le Pen nè Macron…” con quel che segue, grosso modo che l’unica via è la rivoluzione o qualcosa di simile – la parola rivoluzione essendo del resto quasi scomparsa dal lessico anche dei più ribelli tra i ribelli. E si capisce, sono ragazzi che ancora non hanno il diritto di voto e il cui modo di espressione politica altro non può che essere la democrazia della strada.

Ma diversa è la responsabilità di chi al voto ha diritto e lo pratica. Perchè tra Macron e Le Pen si tratta di una scelta obbligata, o l’uno o l’altra tertium non datur. A meno di non astenersi o votare scheda bianca. Ma siccome qualcuno voterà, pochi o molti, uno dei due diventerà comunque Presidente della Republique. Quella che in Costituzione vede scolpite Libertè, Egalitè, Fraternitè.

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FCC, nuovo voto per la fine della net neutrality

FONTE PUNTOINFORMATICO.IT  CHE RINGRAZIAMO 
Il vertice della Federal Communications Commission voluto da Trump risponde alle proteste dei colossi del Web fissando una nuova scadenza. Il 18 maggio si vota per smantellare la neutralità della rete e tornare al passato
Roma – Ajit Pai, neoeletto presidente della Federal Communication Commission (FCC) voluto da Trump per imprimere una svolta alla commissione che vigila sulle telecomunicazioni, è tornato a parlare di Net Neutrality. O meglio, della fine della neutralità della rete. Il 18 maggio la FCC esprimerà il suo voto su una nuova proposta volta a “cancellare l’errore del Titolo II”, come affermato dallo stesso Pai, “per tornare al più leggero regolamento che per tanti anni ha ben servito la nostra nazione durante le presidenze Clinton e Bush”

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Leggi, etica o pragmatismo?

fonte pressenza.com

01.05.2017 Olivier Turquet

Leggi, etica o pragmatismo?
(Foto di HRC)

Ogni giorno assistiamo a uno strano fenomeno, in intensificazione: ciò che erano incontrovertibili certezze, capisaldi della morale, della legislazione internazionale, perfino del semplice buon senso perdono improvvisamente di valore.

Ci aspettavamo, per esempio, reazioni indignate degli stati all’insensato bombardamento della base militare siriana, credevamo ovvio una presa di distanza della Comunità Europea sulla pretesa di risolvere problemi lanciando la “madre di tutte le bombe”, attendevamo una ferma protesta e un ritiro di ambasciatori nel protrarsi dell’illegale detenzione di Gabriele del Grande in Turchia…

Aspettavamo invano.

Siamo cresciuti in un mondo dove Leggi e Convenzioni avevano il massimo rispetto; non sempre ci siamo trovati d’accordo con quelle leggi e quelle convenzioni ma lo stesso atto di contestarle era un atto di riconoscimento delle medesime. Le leggi, le convenzioni e il buon senso sono state il cemento di un certo mondo di cui stiamo sempre più perdendo le tracce.

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Immagini della manifestazione del 1° maggio a Berlino

Una grande manifestazione popolare con persone di tutte le età

Molte ragazze e ragazzi, giovani papa e mamme con bimbi in carrozzina

 

Un berlinese con barba s’avanza con passo

prussiano

Il sindaco Muller partecipa alla manifestazione

Ancora bimbi e mamme

La banda IGM. 100 decibel garantiti

 

L’ultima birra della serata prima del ritorno  a casa